domenica 3 luglio 2011

Estate 2011 Scrittori sotto le stelle & Incontri con l' autore

In caso di pioggia, gli incontri in Palazzina azzurra si terranno presso
    l' Auditorium comunale, tutti gli altri incontri presso l' hotel Calabresi


L' Incontro con Francesco Tranquilli è stato spostato al 22 Agosto 


08 Agosto 21,30 "Terrazza " dell' hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto


Susanna Raule, trent’anni, psicologa, dal 2005 si dedica alla sceneggiatura a fumetti per vari editori. Nel 2005 ha vinto il primo premio al Lucca Project Contest. Con L’ombra del commissario Sensi è tra i vincitori del Torneo Letterario Io Scrittore 2010, promosso da GeMS.


L' ombra del commissario Sensi . Il commissario Ermanno Sensi non è il classico poliziotto. Con gli occhiali scuri perennemente calati sul naso e un look gothic-dark vagamente minaccioso, di classico non ha proprio nulla, e anche il suo stile investigativo lascia alquanto a desiderare. Anzi, si direbbe che il commissario Sensi non faccia altro che sottrarsi alla sgradevole routine del suo mestiere. Ma un giorno, sul lungomare di Spezia (attenzione, nessuno spezzino dice 'La Spezia'), un passante trova una sciabola piantata tra i lastroni di pietra; sembrerebbe uno scherzo di cattivo gusto se non fosse che la sciabola scompare lasciando una macabra scia di cadaveri decapitati e una testimone oculare giovanissima e terrorizzata.
Più interessato a quest’ultima, Sensi deve suo malgrado fermare il killer prima che colpisca ancora; ma nel frattempo, affamata di sangue e di morte, riappare l’ombra di un passato inquietante... L’esordio di una scrittrice brillante e originale, una voce nuova che spicca nel panorama del noir italiano per l’ambientazione accurata, lo spirito graffiante della provincia e l’irresistibile fascino del suo protagonista.

"Sensi sapeva qual era il problema. Il problema, per l’esattezza, era che uno non può far finta di essere qualcosa che non è. Sensi non lo poteva fare, questo era chiaro, non perché avesse qualche rimorso etico o quale inibizione morale a fingere di essere un altro. Semplicemente non funzionava. Poteva provare a comportarsi come i detective della tv, o anche, più semplicemente, seguendo il manuale, ma era evidente che non avrebbe combinato niente.Silvia fu prelevata alle sette e trenta dai primi due agenti che l’avrebbero protetta, e Sensi se ne tornò a dormire..."

Presenta Filippo Massacci
http://www.salani.it/sal-scheda.asp?idlibro=3415&titolo=L'OMBRA+DEL+COMMISSARIO+SENSI
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05 Agosto 21,30  Chalet Progresso al mare

Stefano Tassinari è nato nel 1955 a Ferrara e vive a Bologna. Ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra cui All'idea che sopraggiunge (Corpo 10, 1987), Ai soli distanti (Mobydick, 1994), Assalti al cielo (Calderini, 1998, Perdisa, 2000), L'ora del ritorno (Marco Tropea Editore, 2001), I segni sulla pelle (Marco Tropea Editore, 2003), L’amore degli insorti (Marco Tropea Editore, 2005) e Il vento contro (Marco Tropea Editore, 2008), oltre al Cd letterario Lettere dal fronte interno (Mobydick, 1997). Scrive di letteratura sulle pagine culturali di quotidiani e periodici ed è autore di testi teatrali e di programmi radiofonici per RadioRai Tre. È direttore della Nuova rivista Letteraria, semestrale di letteratura sociale. stefanotassinari1955@libero.it

D' altri tempi. Dopo aver pubblicato cinque romanzi “a impianto storico”, incentrati sui grandi conflitti del Novecento, Stefano Tassinari torna al “passo breve” dei racconti. Dieci testi tutti legati tra loro e incentrati su personaggi e fatti reali: dall'ex chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, ai due studenti uccisi dalle forze dell'ordine, Roberto Franceschi e Francesco Lorusso; dal Festival di Parco Lambro alla morte in un manicomio giudiziario dell'attrice del Living Theater, Carolyn Lobravico; dal "Bloody Sunday" irlandese ai desaparecidos argentini e all'ultimo prigioniero garrotato dal regime di Francisco Franco; dalla discussa eliminazione del leader del Black Panther Party all'apertura degli ospedali psichiatrici. Storie D'altri tempi, che ci riportano dentro gli ambienti generazionali, politici, culturali e psicologici degli anni Settanta.

“Ti ho visto scivolare verso il fondo di un’epoca più ripida di altre, con gli occhi rivolti al resto di una vita rimasta in bilico sugli anni, quelli appena sfiorati e quelli intuiti di lontano. Chissà, forse non ci saresti mai finito su quel fondo, se solo un attimo prima di scendere le scale avessi avuto il dubbio di non poterle risalire, né quel giorno di marzo né mai più, eppure le voci dei compagni e i suoni spenti degli spari sono stati un richiamo più forte di ogni legame istintivo con la vita, per quanto fosse ancor più forte delle parole adatte al sacrificio, tuo e di tutti quelli che hanno anteposto il credere in qualcosa al non credere in niente.”

Presenta Filippo Massacci

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03 Agosto 21,30 Palazzina Azzurra

Nicoletta Vallorani è nata nel 1959 a San Benedetto del Tronto e vive a Milano, dove insegna all’Università. È autrice di romanzi di fantascienza (è stata la prima e unica donna a vincere il Premio Urania), noir e libri per ragazzi; è stata tradotta in Francia (Gallimard) e in Inghilterra (Troubador).

Le madri cattive Annie è una fotografa. I suoi set sono quelli della cronaca nera, i suoi scatti sono gallerie di occhi, mani, labbra strette, volti segnati dal lutto. Soprattutto di donne. Ariel è una psichiatra. Ripara anime segnate dalla nevrosi, dalla depressione, dalla follia. Soprattutto di donne.
Annie e Ariel sono amiche d’infanzia: la prima ha lasciato il paese di origine per trasferirsi a Milano, alla ricerca di un mondo meno oppresso, meno chiuso, più disposto a farsi amare; la seconda è rimasta, e ha trasformato il desiderio d’amore in disciplina e controllo di sé. Si ritrovano dopo molti anni, su una scena del crimine: una madre ha ucciso il proprio figlio. Un caso non insolito nell’esperienza di entrambe, e che spinge Ariel a proporre ad Annie di lavorare insieme. Ma a quel caso se ne aggiungono altri: altre madri assassine, donne che Ariel conosceva e curava. Anche Annie le conosce, perché le ha catturate nelle sue fotografie; e ora quei visi cominciano a popolare le sue notti, come se volessero rivelarle una verità troppo sconvolgente per essere accettata fuori dal sogno...

"Ho sempre vissuto in questo mondo di mezzo, dove entrano i fantasmi. Io li lascio avvicinarsi e cerco di intrappolarli in un’immagine. Io fotografo le scene del crimine e, se ci sono, i morti. Diversamente da quel che pensano in molti, io so che nella morte non vi è nulla di definitivo. Si torna sempre. In una forma diversa. Il mio è un mondo di fantasmi."

Presenta Rosini Maria Teresa

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28 Luglio ore 21,30  Chalet Da Luigi 
Alessio Torino (Urbino, 1975) insegna letteratura latina all'Università di Urbino. Ha pubblicato racconti su Nuovi Argomenti e ha esordito nel 2010 per Pequod con il romanzo Undici decimi (Selezione Premio Campiello, Premio Frontino 2010 ex aequo con Stirpe di Marcello Fois, Premio Bagutta Opera Prima).



Tetano Durante l’estate, in un paese dell'Appennino, tre ragazzi progettano la loro grande impresa. Vogliono costruirsi una zattera e con questa solcare il fiume che scorre non lontano dalle loro case, nascosto tra i muschi e i fusti secolari. Ma il fiume è interrotto da una diga artificiale, e per i boschi si aggirano strani ceffi. E lo stesso «tranquillo» paesino in cui i ragazzi stanno crescendo nasconde più tensioni e più misteri di quanto abbiano mai sospettato. Le cose si complicano quando ai tre si aggiunge un quarto amico, Tetano. Per lui, a cui è stata nascosta la morte del padre con un’enorme bugia collettiva, la costruzione della zattera prende un significato che va molto oltre il semplice gioco estivo. Trascinati da Tetano, i protagonisti del romanzo s’immergeranno tra i segreti dei boschi e quelli del paese. La discesa del fiume coinciderà con la perdita dell’innocenza, lasciando sui ragazzi dei segni che alcuni di loro si porteranno addosso per tutta la vita.
Scritto con la suspense di un thriller e la potenza emotiva di un romanzo d’iniziazione, Tetano racconta meravigliosamente un momento di svolta che riguarda ognuno di noi. Un libro struggente, tenuto sempre acceso e vivo, pagina dopo pagina, dallo straordinario talento letterario del suo autore.
http://www.minimumfax.com/libri/scheda_libro/499

Presenta Filippo Massacci

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26 Luglio 21,30 Palazzina Azzurra
Padre Giulio Albanese (Roma, 1959), missionario della Congregazione dei Comboniani, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato la Missionary Service News Agency (Misna). Collabora con varie testate giornalistiche per i temi legati all'Africa e al Sud del mondo, tra cui Avvenire, Vita e il Giornale Radio Rai. Docente di "giornalismo missionario/giornalismo alternativo" presso la Pontificia Università Gregoriana (Pug) di Roma, direttore delle riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie, ha pubblicato tra gli altri Il mondo capovolto (Einaudi), Soldatini di piombo (Feltrinelli), Hic sunt leones (Ed. Paoline), Ma io che c'entro? (Ed. Messaggero).

Sergio Pillon, medico specialista in angiologia medica, master in eHealth, collabora con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) sulle ricerche in ambienti estremi (Antartide, Everest, Agenzie Spaziali Europea e Italiana). È stato il primo a trasmettere via Web, nel 1990, immagini dall’Antartide. È vicepresidente della Società Italiana di telemedicina e sanità elettronica, direttore della Telemedicina dell’ospedale san Camillo di Roma, direttore medico del Cirm, uno dei maggiori e più antichi centri di telemedicina del mondo.

Cliccate e troverete Google è una delle principali aziende del mondo e i suoi servizi sono gratuiti? Non è ovviamente possibile. Come paghiamo Google e gli altri? Con noi stessi, con l’influenza che questi motori hanno sulle nostre scelte di vita e di spesa.

Oggi più che mai è necessario sollevare la questione etica nel mondo dei mezzi di comunicazione, affinché sia data voce alle persone.
“Internet è una straordinaria opportunità ma i grandi pericoli viaggiano spesso assieme alle straordinarie opportunità ed è per questo che s'impone l'esigenza di esserci nei modi giusti, per testimoniare e affermare anche nella Rete il bene comune dei popoli. Ma con tutto il rispetto per i guru della Rete, il rischio sempre in agguato è che a dettare le regole del gioco siano sempre i soliti potentati. A questo proposito crediamo che i cristiani, in quanto cittadini responsabili e gestori/fruitori della Rete, abbiano una grande responsabilità. Quella di ricercare delle strategie che consentano alla società civile di prendere in mano le redini della situazione”. (Giulio Albanese e Sergio Pillon)
“Nessuno di noi, nell’era digitale, può essere un semplice ricettore, o un utente che fa self-service dalle infinite risorse del web. Nonostante le disuguaglianze ci siano e siano forti, come queste pagine ben documentano, è però anche vero che siamo ormai passati dalla navigazione (per lo più solitaria) di un ambiente ancora tutto da esplorare, a modi più consapevoli, e soprattutto più corali, di dare forma a questo ambiente: abitandolo, e quindi iscrivendovi i nostri significati e le nostre relazioni”. (mons. Domenico Pompili)
http://www.infinitoedizioni.it/prodotto.php?tid=144
Presenta  Ettore Picardi

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20 Luglio Marco Polillo, nato a Milano, è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Da sempre appassionato di gialli, ha curato numerose antologie. Ha pubblicato Testimone invisibile (Piemme 1997 e 2010) e Corpo morto (Piemme 2009), sempre con protagonista il vicecommissario Enea Zottìa.

Il Pontile sul lago Orta San Giulio, Caffè del Lago. “E Gennaro dov’è? Come mai non è ancora arrivato?” Mario, Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l’aperitivo delle sette, al solito tavolino in piazzetta. È aprile, l’aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo.
Una ragione c’è, irrimediabile: l’uomo è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l’insegnamento.
Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa – lontano dalla Questura di Milano, dal suo matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l’unica compagnia del gatto – sembra di essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l’atmosfera d’altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l’intero paese non sarà facile da decifrare: l’omicidio ha l’aria di un’esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza.
È più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l’amore della sua vita. O forse no…
Un protagonista dalla profonda umanità e dal carattere malinconico, che rimane nella memoria del lettore e che vorremmo incontrare di nuovo. Una scrittura capace di dar corpo alle suggestioni del lago, calmo e trasparente solo in superficie

Presenta Roberta Alessandrini


Martedì 19 luglio Ferdinando Imposimato/Sandro Provisionato Attentato al Papa. Che storia! Vale la pena provare a ricostruirla, tutta. Vi sono coinvolti ben sei paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania,Turchia, Polonia), un killer, Ali Agca, l'attentatore del papa (altri suoi obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff, Khomeini) che dice di essere Gesù Cristo. Un bel gruppo di spie (monsignori, cardinali e persino guardie svizzere) che s'infiltrano nelle stanze del papa, due giudici bulgari che giudici non sono e anzi sono ritenuti i due organizzatori del sequestro nel 1983 di Emanuela Orlandi, strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. E non è finita: un morto che in realtà non è morto (il presunto organizzatore dell'attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e poi scagionato vent'anni dopo, senza nemmeno ricevere le scuse. I due autori, un noto giornalista e un noto magistrato che ha seguito un filone dell'inchiesta sull'attentato ed è avvocato della famiglia Orlandi, hanno lavorato su documenti e testimonianze, contro silenzi e omertà. Il loro libro entra nel cuore del Novecento, tra equilibri politici mondiali e storie personali. A distanza di trent'anni da quel giorno (13 maggio 1981), la verità deve ancora essere chiarita del tutto, anche perché il giallo non finisce mai: ancora nel 1998 l'omicidio del comandante delle guardie svizzere (con sua moglie e il vicecaporale) e il furto dei documenti che aveva con sé mandano un messaggio molto chiaro: guai a chi vuole parlare, alle spie non si fanno sconti. Mai. E questo è un monito che vale per tutti, anche per il papa.


Omicidi, sequestri, furti, ricatti, minacce (anche ai giudici); spie, terroristi, servizi segreti al gran completo, criminalità organizzata: come in una vera spy story entrano ed escono personaggi di ogni tipo (anche un monaco benedettino con Maserati Biturbo color giallo oro, spia della Stasi), e non mancano le sorprese.

Ferdinando Imposimato è uno dei magistrati che hanno lavorato di più sul caso Moro. Si è occupato anche della lotta ai sequestri di persona e di terrorismo, di mafia e di camorra, oltre che dell'attentato al papa. Ha lavorato per conto dell'Unione europea e dell'Onu. Parlamentare della sinistra indipendente per tre legislature, docente universitario, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali. Attualmente è avvocato penalista.

Sandro Provvisionato, giornalista professionista, già direttore di Radio Città Futura, ha lavorato per dodici anni all'Ansa (da praticante a capo della redazione politica), per poi passare come inviato speciale al settimanale «L'Europeo» e diventare in seguito capo della cronaca del Tg5. Per questa testata ha lavorato anche nella redazione inchieste, è stato conduttore del tg della notte e inviato di guerra (in Kosovo e in Iraq). Dal 2000 è curatore del settimanale TERRA! di cui è anche conduttore. Dirige il sito www.misteriditalia.it.
Presenta Roberta Alessandrini

Venerdì 15 luglio Mariapia Veladiano La vita accanto
La storia di una donna abituata a «esistere sempre in punta di piedi, sul ciglio estremo del mondo».

Con la leggerezza e la ferocia di una favola, Mariapia Veladiano racconta la crudeltà della natura, la fragilità che può diventare odio, la potenza della passione e del talento . Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre dopo il parto non l'ha mai presa in braccio e si è sigillata in se stessa. Suo padre ha lasciato che accadesse. A prendersi cura di lei, la bella e impetuosa zia Erminia, il cui affetto nasconde però qualcosa di tremendo. E la tata Maddalena, saggia e piangente, che la ama con la forza di un bisogno.
Ma Rebecca ha mani perfette e talento per il pianoforte. L'incontro con la «vecchia signora» De Lellis, celebre musicista da anni isolata in casa, offre a Rebecca uno sguardo nuovo sulla storia di dolore che segna la sua famiglia, ma anche la grazia di una vita possibile.
La vita accanto racconta la nostra inettitudine alla vita, da cui solo le passioni possono riscattarci.
Con una scrittura limpida e colta. Con personaggi buffi e veri, memorabili. Con la sapiente levità di una favola.

«Una bambina brutta è grata a tutti per il bene che le vogliono, sta al suo posto, ringrazia per i regali che sono proprio quelli giusti per lei, è sempre felice di una proposta che le viene rivolta, non chiede attenzioni o coccole, si tiene in buona salute, almeno non dà preoccupazioni dal momento che non può dare soddisfazioni.
Una bambina brutta vede, osserva, indaga, ascolta, percepisce, intuisce; in ogni inflessione di voce, espressione del viso, gesto sfuggito al controllo, in ogni silenzio breve o lungo, cerca un indizio che la riguardi, nel bene e nel male. Teme di ascoltare qualcosa che confermi quello che sa già, e cioè che la sua esistenza è una vera disgrazia.
Spera di sentire una parola che la assolva, fosse pure di pietà.
Una bambina brutta è figlia del caso, della fatalità, del destino, di uno scherzo della natura. Di certo non è figlia di Dio».

Mariapia Veladiano, vicentina, è laureata in Filosofia e Teologia. Insegna Lettere. Collabora con la rivista «Il Regno».
La vita accanto è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010.

Presenta Filippo Massacci
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mercoledi 13 luglio Gherardo Colombo Educare alla legalità
Questo libro - che nasce come completamento di Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini - aiuta genitori, insegnanti e tutti coloro che lavorano nella formazione a parlare ai giovani delle regole di una società civile, di rispetto della legalità e dei suoi principi, attraverso l'analisi e lo studio degli articoli più importanti della nostra Costituzione. Nato dall'esperienza diretta di Anna Sarfatti, insegnante di scuola primaria, e di Gherardo Colombo, che negli ultimi anni ha incontrato centinaia di ragazzi nelle scuole, questo saggio è uno strumento indispensabile affinchè dalla scuola primaria alla secondaria si apprendano concetti complessi con parole semplici e tanti esempi concreti.
Solo imparando a conoscere la Costituzione da piccoli si può diventare cittadini consapevoli, come dice, in queste pagine, un bambino di dieci anni: "Secondo tutti i bambini che seguono la Costituzione il mondo deve essere rispettato sennò non si chiamerebbe mondo. E' grazie al mondo che siamo stati fatti e cresciuti e quindi noi siamo in debito e dobbiamo dargli un po' di rispetto in cambio.".

"Educare non è facile. Non è facile per i genitori, che spesso si trovano a svolgere questo delicatissimo compito avendo come riferimento pochi e approssimativi principi trasmessi dai loro genitori, principi non sempre coerenti con quel che si riceve attraverso altre vie; non è facile per gli insegnanti, ai quali spesso nessuno ha insegnato a insegnare. Educare non è facile in genere; non è facile per quel che riguarda le regole e il loro mondo, quasi sempre dato per scontato, quasi mai approfondito, per certi versi sconosciuto."

Gherardo Colombo, dimessosi dalla magistratura nel 2007, è noto per aver condotto - o contribuito a condurre - inchieste importanti sul crimine organizzato, la corruzione e la mafia. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti. Per Salani ha pubblicato con Anna Sarfatti Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (2009) e Il peso della libertà (2010).
Anna Sarfatti è nata e vive a Firenze, dove insegna nella scuola primaria e scrive per bambini. Si è già occupata di Costituzione e piccoli lettori nel libro La Costituzione raccontata ai bambini.
presenta Maria Teresa Rosini
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09 Luglio Mario Dentone, nato nel 1947, non si è mai allontanato dalla Riviera Ligure di Levante: Riva Trigoso, dove è cresciuto, e Moneglia, dove vive. È autore di alcuni romanzi, tra cui Equilibrio (1981, vincitore del premio Rapallo-Prove) e La Badessa di Chiavari (2007), di testi teatrali e saggi, tra cui Luigi Tenco. Per la testa grandi idee (2008), e ha contribuito a sceneggiature televisive e cinematografiche. Collabora alle cattedre di Storia del Teatro presso l’Università di Genova e di Scrittura creativa presso il polo universitario di Savona.


IL PADRONE DELLE ONDE

«Come un vero ligure era padrone di onde e di vento, e chi è stato col mare negli occhi una vita nel mare vorrebbe anche morirci.»
Dalla pancia della madre si tuffò nella schiuma di un’onda lunga; nessun battesimo fu più battesimo, e il prete sorrise e disse: «Affido questo bimbo al mare suo destino». E così fu.
Da piccolo si spaccò la schiena come zavorratore, caricando sabbia per i grandi velieri oceanici, e intanto sognava l’orizzonte sempre più in là, dove può spingersi lo sguardo, perché il mare, come la fantasia e la volontà, non ha confini. Un giorno prese il largo e cominciò la sua avventura: il porto di Genova e le barche, la piccola lancia a remi, il leudo, la tartana per il primo viaggio da comandante, fino a diventare vero capitano di lungo corso su un brigantino. Così fu la vita di Giuseppe Vallaro venuto al mondo a u cantu da groga, «l’angolo della gloria», a Moneglia. Per tutti fu sempre e solo Geppin, padrone di barchi, di onde e di vento e protagonista della grande epopea ottocentesca dei marittimi liguri.
Un romanzo di mare e d’avventura, di predoni e naviganti, di miseria e amore.
Presenta Patrizio Patrizi
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La scrittrice Valeria Montaldi apre venerdì 8 luglio alle ore 21,30 alla Palazzina Azzurra la XXXª edizione di “Incontri con l’autore”, rassegna dedicata appunto al mondo dei libri, organizzata dal Comune di San Benedetto in collaborazione con la libreria “La bibliofila”. Valeria Montaldi presenta il suo ultimo libro “La ribelle”, pubblicato quest’anno dalla casa editrice Rizzoli (460 pagine, 19,90 euro) e sarà introdotta da Pamela Calabria. Negli ultimi anni la Montaldi è stata più volte finalista del premio Bancarella e premiata in altre manifestazioni.

LA RIBELLE Anno 1254. Caterina da Colleaperto, una giovane donna che ha dedicato tutta se stessa allo studio dell'arte medica, esercita nel più importante ospedale di Parigi. Decisa a ribellarsi ai ricatti di una corporazione appannaggio di soli uomini, viene introdotta a corte da Rolando Lanfranchi, illustre maestro in medicina di cui è innamorata, e riesce a conquistare la fiducia di alcuni esponenti dell'alta aristocrazia. Caterina è una donna libera, forte, capace, e per questo pericolosa. Così, quando si viene a sapere di un reato che rischia di macchiare il buon nome dell'ospedale, tutte le accuse vengono fatte ricadere su di lei. Nessuno la difende, nemmeno Rolando. Per sottrarsi all'inevitabile denuncia Caterina è costretta a una fuga precipitosa verso la sua terra d'origine, lungo un cammino pieno di ostacoli e sofferenze. Arrivata a Milano, scopre una città contraddittoria, divisa tra miseria e lusso: mentre fame e malattie sterminano i bisognosi, i potenti fanno a gara per sfoggiare le vesti preziose realizzate dal sarto più famoso della città. L'ingiustizia ancora una volta sembra dominare, ma nell'amore per gli altri e nella volontà di riprendere in mano la propria vita è racchiuso il seme di una speranza che può germogliare di nuovo. Valeria Montaldi costruisce l'affresco di una Milano che nel Duecento si scopre già capitale della sartoria e della moda, ma soprattutto ci regala un personaggio femminile potente, simbolo di lotte che appartengono a ogni tempo.
Presenta Pamela Calabria

04 Luglio Achille Caropreso è nato a Bologna il 26 luglio 1949. Laureato in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Perugia, ed in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Macerata, dal 1976 vive e lavora a Modena.


LA PESCHERIA Scritti sul filo sottile ma tenace del ricordo, questi appunti Sambenedettesi ci restituiscono un mondo fatto di luoghi, persone, atmosfere, emozioni e voci che riemergono dalla penombra del passato con la forza prorompente della nostalgia. In bilico tra distacco e immedesimazione, l'autore ripercorre gli anni della giovinezza a San Benedetto, in un cammino sul sentiero della memoria che non è solo ricerca del passato, ma anche riscoperta di sé, della propria identità presente, che si rispecchia in quella di un tempo. I frammenti di vita che compongono il mosaico della narrazione sono tratteggiati con sapiente levità in uno stile piano e colloquiale, quasi che l'autore volesse intavolare un'intima, confidenziale conversazione con il lettore: una condivisione del proprio mondo emozionale che è insieme ricordo, meditazione e scoperta.
Presenta Benedetta Trevisani


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