mercoledì 29 giugno 2011

L' infinito di Giacomo Leopardi


Ricorrenze 
(Recanati, 29 giugno 1798
Napoli, 14 giugno 1837)








A. Ferrazzi, Giacomo Leopardi, Recanati Casa Leopardi



Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

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