giovedì 9 giugno 2011

Il terremoto in Giappone e la centrale di Fukushima

ciao Filippo

in merito a quanto ci siamo detti ieri vorrei precisare che il terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso 11 Marzo con il conseguente problema relativo alla centrale di Fukushima mi ha sconvolta. Io ho avuto proprio paura! Paura per loro, per quelli che ho conosciuto e con cui continuo ad avere contatti, ma anche egoisticamente per me, perchè nonostante tutto, il Giappone rimane una meta in cui tornerei sempre. Per chi come me crede di aver anche solo superficialmente iniziato a conoscere questo popolo sa che i giornali hanno avuto ragione nel parlare di "Caos Calmo". I Giapponesi sono uno strano popolo, sono ermetici, non amano esternare le proprie emozioni né le proprie ansie. Sono scesi in strada con i loro caschetti ed il kit di "sopravvivenza" senza isterismi; paradossalmente si sono spostati verso Sud, verso Hiroshima che oggi è considerata molto più sicura di Fukushima. Forse mostreranno al mondo la loro sicurezza ma in tanti hanno paura; a distanza di anni hanno ancora vivido il ricordo della bomba sganciata il 6 agosto 1945 a Hiroshima, ne subiscono ancora gli effetti, ne celebrano il ricordo in una cerimonia silenziosa. Ma ti giuro che quel silenzio è assordante e le immagini che mostrano ciò che è stato sono agghiaccianti; il Museo della Pace di Hiroshima mi rimarrà indelebile nel ricordo per sempre. La mia amica Hiromi, contattata subito dopo il terremoto, mi ha scritto:

" ... Ti ringrazio per il tuo messaggio di solidarieta’. Tutti noi stiamo bene e lavoriamo normalmente. Fortunatamente la nostra area non ha avuto nessun danno. Pero’ come Stato, in questo momento stiamo affrontando la peggiore crisi dalla seconda Guerra Mondiale: la devastazione causata da questa catastrofe e la contaminazione radioattiva . Speriamo che la ricostruzione sia fatta presto e che tutti i profughi siano al piu’ presto tratti in salvo...."

Tu sai come io ami questo popolo!
Con il passare del tempo ho iniziato a credere che siano combattuti: hanno pesanti obblighi sociali, devono poter primeggiare in tutto, devono mostrare ospitalità e disponibilità verso gli altri sebbene forse non sia nella loro natura. Ma il viaggio in Giappone è un'esperienza di vita incredibile; è guardare il mondo con gli occhi di un bambino e va fatto!

Martina

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