venerdì 22 novembre 2013

Pinocchio in giro per il mondo






La prima volta che lessi la fiaba di Pinocchio avevo circa sette anni: le avventure del burattino che, alla fine, diventa un bambino in carne ed ossa mi entusiasmarono e commossero, per quanto Pinocchio non occupò mai un posto speciale nel mio cuore e non diventò una delle mie fiabe preferite. Il motivo sta forse nel fatto che la mia condotta di bambina ubbidiente e diligente mi ha sempre fatto prendere un po’ le distanze dal carattere ribelle del burattino di legno in cui, ovviamente, mi è stato piuttosto difficile identificarmi. Ho sempre preferito, infatti, le fiabe di Cenerentola, Biancaneve e la Bella Addormentata nel bosco, per citare le più celebri, mentre persino Cappuccetto Rosso, per esempio, che si caccia nei guai per non aver ascoltato i consigli della mamma, non ha mai suscitato, al pari di Pinocchio, la mia particolare simpatia. Eppure, con il passare del tempo, non ho solo imparato ad apprezzare sempre di più questa storia avvincente e appassionante, ma ne ho scoperto vari aspetti nuovi ed interessanti.       >>>>>> SEGUE

di Elvira Apone 

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