
Presentazione XVI stagione
L’Associazione Culturale Blow Up di Grottammare, in occasione della propria sedicesima stagione, ha in programma per l’anno sociale 2010-2011, in linea con la propria storia e con le passioni, le ricerche, i laboratori e le attività didattiche e di animazione culturale di tutti noi che vi operiamo, una serie di iniziative che intendono valorizzare i legami tra le arti, in particolar modo tra la letteratura, il cinema, il teatro e il video, e soprattutto di rafforzare i legami tra le persone e gli spazi pubblici che negli ultimi decenni sono stati sempre di più abbandonati per il consumo privato della cultura.
Come sempre in rete, ossia in collaborazione, oltre che con l’amministrazione pubblica di Grottammare, anche con altre amministrazioni locali, con singoli ed entità associative che si occupano di cultura nel nostro territorio, e sotto la consueta ala protettrice della Federazione Italiana Cineforum, Blow Up propone, attraverso un cartellone intenso e diversificato, quattro azioni culturali: una dedicata alle dinamiche di scambio tra letteratura e cinema e ai meccanismi che rendono possibile il passaggio dal testo letterario a quello cinematografico; una dedicata alla radio e alle sue potenzialità; una di natura didattica indirizzata a chiunque voglia saperne di più sulle origini e sulla storia del cinema, oltre che avvicinarsi alle vantaggiosissime possibilità offerte dalla mediateca comunale che permette a chiunque di prendere in prestito e visionare i quasi 20000 titoli (tra DVD e VHS) allo stesso modo di come si è abituati a fare coi libri della biblioteca; una dedicata al grande cinema italiano e internazionale di tutti i tempi attraverso incontri con addetti ai lavori, conversazioni e momenti conviviali.
L’obiettivo, che è nel nostro dna da quando esistiamo e operiamo sul territorio, è la comunicazione: (ri)creare e sostenere una sana e appassionata aggregazione sociale, attraverso l’amore per la riflessione e per la discussione partendo dai luoghi pubblici del pensiero e della circolazione delle idee, quali biblioteche, scuole, auditorium, teatri, cinema, piazze…
In un recente libro di Antonella Agnoli, Le piazze del sapere, si legge ad un certo punto di quanto potrebbe essere rivoluzionario «ricostruire luoghi di dibattito, di conoscenza, di informazione: piazze ma anche biblioteche intese come piazze coperte dove la possibilità di incontrare amici sia altrettanto importante dell’opportunità di prendere in prestito un libro o un film», affinché il concetto di comunità non diventi appannaggio esclusivo del world wide web e dei social network.
Fortunatamente a Grottammare, come anche a Cossignano, le “piazze del sapere” non hanno mai smesso di esserci e di funzionare, ma quest’anno vorremmo fare ancora più del solito, nel nostro piccolo, per mantenerle vive, accessibili e aperte.
Ecco perché a Grottammare saremo in Biblioteca e quindi in Mediateca, attraverso immagini e parole, a tenere i nostri incontri di avvicinamento e approfondimento ad alcuni testi letterari e cinematografici, a riproporre un corso di storia ed antistoria della settima arte; al Kursaal, al Dep Art, al Teatro dell’Arancio, al Giardino del Castello, nel Vecchio Incasato a proporre le nostre visioni, i nostri laboratori, i nostri momenti conviviali. Ed ecco perché saremo anche alla Sala delle Culture di Cossignano e speriamo in molti altri spazi pubblici ancora, per incontrare sempre più persone che non si accontentano di ritrovarsi su facebook ma che vogliono ritornare sulla strada, nella piazza. Per dirla con Gaber, quella strada, quella piazza su cui si può ancora contare, che è l’unica salvezza, che rappresenta la voglia e il bisogno di uscire, di esporsi, «perché nelle case non c’è niente di buono, c’è tutto che puzza di chiuso e di cesso» e le TV, generaliste, tematiche o a pagamento che siano, sono sempre accese come orwelliani e bradburyani strumenti di distrazione di massa.
Dopo tanti anni di attività sociale svolta di venerdì sera, quest’anno si passa al martedì sera e l’ingresso sarà sempre gratuito. La sezione Cine ma letterature, infatti, si snoderà a partire da martedì 5 ottobre 2010 fino a martedì 3 maggio 2011, oltre ad un evento multimediale del tutto speciale che comunicheremo prossimamente, e a parte, dedicato al Signore degli anelli di Tolkien e all’omonima trilogia cinematografica di Jackson.
Per ogni libro scelto ci sarà una serata di avvicinamento al testo letterario e a quello filmico e profilmico, attraverso letture, commenti, riflessioni, analisi di sequenze, per comprendere i meccanismi adottati da registi e sceneggiatori nella sempre difficile ma affascinante opera di trasposizione cinematografica. Ad accompagnare il pubblico in queste nuove avventure, saranno, oltre noi di Blow Up, l’amico Filippo Massacci (Leggere 54), Edoardo Ripani (Nessunteatro) e Fernando Micucci. Ad ogni serata in Mediateca seguirà il martedì successivo la proiezione integrale del film in oggetto presso la Sala Kursaal. Ad arricchire questa sezione vi saranno tre serate speciali: una al Sabya Restaurant con una cena ispirata ai romanzi di John Fante da cui lo scrittore e giornalista Enzo Angelini ha accuratamente estrapolato ricette e piatti che verranno riproposti dallo staff del locale con la collaborazione di Giorgio Fazzini e dello stesso Angelini; le altre due al Kursaal a chiudere il 2010 e ad aprire il 2011, sotto il segno della creatività, della ricerca e della sperimentazione in ambito letterario, video-teatrale, documentaristico e sociale.
Una mini sezione dedicata alla radio nel cinema, nell’ambito di un corso per diventare dj e speaker di una web radio organizzato dall’Associazione Radio Incredibile, ci vedrà impegnati per tre sere al Dep Art, a dieci anni da I cento passi di Giordana che ci ha mostrato la storia dell’ indimenticabile cronista di radio Aut, Peppino Impastato.
Da metà gennaio al 12 marzo, ogni sabato pomeriggio, in Mediateca, Tommaso La Selva, Fabrizio Leone ed il sottoscritto riproporranno Il cinema che visse due volte: corso di storia e antistoria della settima arte, nove incontri da due ore e mezza ciascuno per ricostruire con parole e tante immagini la storia del cinema dalle sue origini ai giorni nostri.
Poi c’è la rassegna cossineanese, presso la Sala delle Culture, dal titolo Naufragi e approdi per spettatori inquieti e curiosi. Il mistero del cinema tra le mura di Cossignano, curata dal giovane amico Lorenzo Cameli e da noi entusiasticamente sostenuta.
Queste e tante altre iniziative, qui non riferite, abbiamo in programma di svolgere e di portare avanti confidando nella collaborazione e nel sostegno di chiunque voglia mettersi in gioco, da spettatore o attore, da regista, da comparsa o da protagonista, perché come in un film, anche nella vita reale e nella comunità c’è un ruolo per tutti e tutti i ruoli sono importanti. L’unico errore sarebbe non parteciparvi affatto.
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