INCONTRI CON L'AUTORE

Scrittori sotto le stelle X edizione
Venerdì 23 Luglio ore 21,30
Chalet Da Luigi conc. N° 2 San Benedetto del Tronto
" Tutta mio padre " di Rosa Matteucci
Interviene l' autrice
Presenta Filippo Massacci
L'evento è organizzato dalla libreria La Bibliofila
in collaborazione con
l’ associazione culturale I Luoghi della scrittura
l’ associazione culturale Leggere54
Rosa Matteucci è nata a Orvieto e vive a Genova. Ha pubblicato per Adelphi: Lourdes (1998), Libera la Karenina che è in te (2003) e Cuore di mamma (2006). Per Rizzoli è uscito India per Signorine (2008).
Tutta mio padre
“Eccoci qui. Io e te. Pareva impossibile ma è venuto il momento in cui il bene e il male sono intercambiabili, svolgono la stessa funzione. Ancora per una volta io e te insieme.”
“Qui non c’è più nessuno.” Una figlia smarrita, che ha perso padre madre e cane, chiosa: “Il cordoglio provato per la scomparsa dei genitori naturali è piscio di gallina in confronto al dolore irrimediabile che si prova per la morte del cane.” È solo l’inizio di un picaresco e straziante viaggio al termine della notte, a ritroso in un tempo spento e bruciante, alla ricerca dell’impossibile riscatto di una figura paterna speculare e complementare a quella dell’io narrante, che mette in scena con coraggio assoluto il gran teatro di splendori e miserie in una decadenza familiare. Una storia unica, ineguagliata eppure simile a tutte le altre nel senso ultimo, da una prova di coraggio all’inevitabile disillusione che sublima la sofferenza. È un’Odissea da vertigine nell’Italia in bianco e nero del secolo scorso, con giganti, maghe, mostri marini e allegrie di naufragi, smitizzata da una prosa feroce e appassionata, colta e barocca eppur versata alle più impensate contaminazioni fino a farsi stile inconfondibile. Qui Ulisse è un uomo che ha tentato così tante vite da non viverne davvero neppure una, la sua; eppure sa - lo aveva sempre saputo, e infatti aveva recitato la parte di se stesso solo per ispirare l’unica persona che potesse raccontarla - che un giorno la figlia lo renderà davvero un eroe, quale nella realtà mai era stato, nelle pagine di un romanzo destinato a restare, dove il riso più sfrenato suona dal profondo degli abissi della commozione. “Il sacco con le spoglie di mio padre lo caricherò sulle spalle e lo porterò via. Piccola e ostinata come una formica che trasporti la carcassa di un cervo volante. Lo custodirò con cura, mi accaparrerò i suoi resti e la sua memoria.” Così, quando si arriva all’ultima pagina non c’è che la voglia di ricominciare dalla prima, per rileggere o meglio riascoltare la storia dell’umanità narrata attraverso quella di un uomo che volle essere se stesso senza riuscirci, se non nella memoria fedelmente infedele della figlia.
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