Ho visitato, a Rimini, presso il palazzo delle esposizioni, la mostra ( 21 – 27 Agosto 2011 ) dedicata all’esperienza “ermetica” di Carlo Bo e di quegli intellettuali che assieme a lui hanno contribuito a dare vita ad un movimento poetico-letterario con profonde implicazioni nell’ammodernamento e l’europeizzazione delle nostre lettere. Si è trattato di un’esposizione importante e fondamentale per almeno un paio di buone ragioni: in primo luogo in quanto l’esposizione ha costituito una novità assoluta in Italia, nel senso che il nostro paese mai aveva ospitato un evento simile sui poeti “ermetici” degli anni Trenta e Quaranta, né tanto meno sulla complessa e versatile figura intellettuale di Bo; in seconda battuta, per l’amorevole cura ed attenzione con cui il curatore della mostra, il prof. Tabanelli, ha raccolto la massa dei materiali rigorosamente autentici ( saggi, raccolte poetiche, riviste e lettere autografe), sottoponendosi ad un ragguardevole lavoro di ricerca e selezione delle opere presentante.
E' stato rappresentato così, in maniera efficace, uno spaccato della vita culturale italiana, in cui la letteratura divenne strumento di conoscenza esistenziale e di approfondimento spirituale, traducendo le angosce e le inquietudini etiche dell’uomo moderno, la problematicità dell’esistenza, e proponendosene come possibile via di uscita.
Alceo L.
"Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. Forse proprio perche' la peculiarita' del sentimento, come del desiderio di leggere, e' il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra liberta'. Noi siamo abitati da libri e da amici." D.Pennac "Come un romanzo"
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