martedì 16 agosto 2011

Quesito e ............

"E quanti rimbrotti mi era accaduto di ricevere dai maestri, quando coi miei compagni ce ne recitavamo dei brani. Ricordavo di un vecchio monaco di Melk che diceva che un uomo virtuoso come Cipriano non aveva potuto scrivere una cosa così indecente, una simile e sacrilega parodia delle scritture, più degna di un infedele e di un buffone che non di un santo martire ... Da anni avevo dimenticato quei giochi infantili. Come mai quel giorno la Coena era riapparsa così vivida nel mio sogno? Avevo sempre pensato che i sogni fossero messaggi divini, o che al massimo fossero assurdi balbettamenti della memoria addormentata intorno a cose avvenute durante il giorno. Mi avvedevo ora che si possono sognare anche dei libri, e dunque si possono sognare dei sogni. "Vorrei essere Artemidoro per interpretare rettamente il tuo sogno," disse Guglielmo. "Ma mi pare che anche senza la sapienza di Artemidoro sia facile capire quello che è successo. Tu hai vissuto in questi giorni, mio povero ragazzo, una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembra essersi sciolta. E stamane è riaffiorato alla tua mente addormentata il ricordo di una specie di commedia in cui, sia pure forse con altri intenti, il mondo si poneva a testa in giù. Vi hai inserito i tuoi ricordi più recenti, le tue ansie, i tuoi timori. Sei partito dai marginalia di Adelmo per rivivere un gran carnevale in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato, e tuttavia, come nella Coena, ciascuno fa quello che ha veramente fatto nella vita. E alla fine ti sei chiesto, nel sogno, quale sia il mondo sbagliato, e cosa voglia dire procedere a testa in giù. Il tuo sogno non sapeva più dove fosse l'alto e dove il basso, dove la morte e dove la vita. Il tuo sogno ha dubitato degli insegnamenti che hai ricevuto." "Non io," dissi virtuosamente, "bensì il mio sogno. Ma, allora i sogni non sono messaggi divini; sono vaneggiamenti diabolici, e non contengono nessuna verità!"

"Non lo so, Adso," disse Guglielmo. "Abbiamo già tante verità nelle mani che il giorno che arrivasse anche qualcuno a pretender di cavare una verità dai nostri sogni, allora sarebbero davvero prossimi i tempi dell' Anticristo. E tuttavia, più penso al tuo sogno, più lo trovo rivelatore. Forse non per te, ma per me. Scusami se mi impadronisco dei tuoi sogni per sviluppare le mie ipotesi, lo so, è una cosa vile, non si dovrebbe fare... Ma credo che la tua anima addormentata abbia capito più cose di quante non ne abbia capito io in sei giorni" e da sveglio ... " "Davvero?" "Davvero. O forse no. Trovo il tuo sogno rivelatore perché coincide con una delle mie ipotesi. Ma mi hai dato un grande aiuto. Grazie."
"Ma cosa c'era nel mio sogno che vi interessa tanto? Era senza senso, come tutti i sogni!" "Aveva un altro senso, come tutti i sogni, e le visioni. Va letto allegoricamente o analogicamente…"
"Come le scritture!?" "Un sogno è una scrittura, e molte scritture non sono altro che sogni. "

da Il nome della rosa di Umberto Eco ed. Bompiani

Periodicamente Leggere54 proporrà ai suoi amici un quesito

Tra tutte le risposte esatte pervenute ne verrà estratta a sorte una alla quale verrà assegnato un buono acquisto libri di 15 euro gentilmente offerto dalla libreria La Bibliofila di San Benedetto del Tronto, sponsor dell’ iniziativa.

Questa volta vi propongo la frase : " Mi avvedevo ora che si possono sognare anche dei libri, e dunque si possono sognare dei sogni. " Qual è il titolo del libro e chi è l’ autore ?
La frase proposta non è, mai, contenuta nella soluzione del quesito

La risposta va inviata a leggere54@yahoo.it

La soluzione del quesito letterario e’ : "Il nome della rosa "
di Umberto Eco.  La risposta è stata inviata da Serena P. di Cossignano ( AP )

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