Leggere54 Il Luogo dei Lettori
"Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. Forse proprio perche' la peculiarita' del sentimento, come del desiderio di leggere, e' il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra liberta'. Noi siamo abitati da libri e da amici." D.Pennac "Come un romanzo"
sabato 15 ottobre 2016
lunedì 16 giugno 2014
Giobbe di Joseph Roth
"Andò
in cucina,raccolse alla rinfusa carte di giornale e trucioli e accese un fuoco
sulla lastra del focolare. Quando il fuoco raggiunse una considerevole altezza
e ampiezza, Mendel andò con passo deciso all'armadio e tirò fuori il
sacchetto di velluto rosso in cui si trovavano i suoi filatteri, il suo talèd e
i libri di preghiera. S'immaginava come questi oggetti sarebbero bruciati. Le
fiamme afferreranno la stoffa ingiallita del manto di pura lana di pecora e
l'annienteranno con lingue appuntite,azzurrognole,voraci. Il bordo luccicante
di fili argentei si carbonizzerà lentamente,in piccole spirali incandescenti.
Il fuoco arrotolerà pian piano i fogli dei libri tramutandoli in cenere grigio
argento e per un paio di secondi colorirà di sangue le lettere nere. Gli angoli
di pelle delle copertine si arricciano, si drizzano,come strani orecchi coi
quali i libri ascoltano quello che Mendel grida loro nella morte ardente. Una
spaventosa canzone grida loro."E' finita, finita, finita per Mendel Singer
egli grida e con gli stivali batte il tempo,così che le assi del pavimento
rimbombano e le pentole alla parete cominciano a tintinnare."Non ha
figlio,non ha figlia, non ha moglie, non ha patria, non ha denaro. Dio dice: ho
punito Mendel Singer; di che cosa lui, Dio,punisce? Perchè non Lemmel , il macellaio? Perchè non punisce
Skowronnek ? Perchè non punisce Menkel ? Solo Mendel punisce! Mendel ha la morte, Mendel ha la
pazzia, Mendel ha la fame, tutti i doni di Dio ha Mendel . E' finita, finita, finita
per Mendel Singer".
Giobbe è un uomo saggio e semplice che conduce un'esistenza banale, governata dalla ripetitività dei gesti di ogni giorno che assicurano ordine e stabilità al suo mondo.......... "Il dolore lo farà saggio, la deformità buono, l'amarezza mite e la malattia forte." L'interrogativo che pone questo libro è nel rapporto tra dolore e crescita spirituale. La sofferenza viene considerata qualcosa di esterno alla dimensione umana (una punizione divina appunto), però è un mezzo preferenziale di comunicazione con la divinità perché rompe l'identificazione narcisistica con il proprio ego. E la speranza , oltre ogni mortificazione, si riaffaccia testarda a consolare l'animo dell'uomo sofferente ............... Isegue
Melissa
Giobbe è un uomo saggio e semplice che conduce un'esistenza banale, governata dalla ripetitività dei gesti di ogni giorno che assicurano ordine e stabilità al suo mondo.......... "Il dolore lo farà saggio, la deformità buono, l'amarezza mite e la malattia forte." L'interrogativo che pone questo libro è nel rapporto tra dolore e crescita spirituale. La sofferenza viene considerata qualcosa di esterno alla dimensione umana (una punizione divina appunto), però è un mezzo preferenziale di comunicazione con la divinità perché rompe l'identificazione narcisistica con il proprio ego. E la speranza , oltre ogni mortificazione, si riaffaccia testarda a consolare l'animo dell'uomo sofferente ............... Isegue
Melissa
Ho da pochi minuti finito di leggere il libro che mi hai
consigliato:”Giobbe”..e volevo ringraziarti!!! È un libro bellissimo,
nonostante un’apparente tristezza di fondo che lo accompagna! È vero il finale
è stato forte e non posso negare che anche in questo caso non sono riuscita a
trattenere le lacrime… in fondo perché reprimere a forza un’emozione?! .. anche
se si tratta di un romanzo, di una storia inventata, e .........segue
Daniela
Giobbe. Un libro che, a lungo, non si svela. Non capisci
perché, chi te lo ha consigliato, ti ha parlato di un libro sulla speranza.
Segui le vite di un uomo, e della sua famiglia, immaginando che di loro voglia
parlarti. E, in verità, non ci trovi nemmeno niente di straordinario. Invece,
in poche pagine, solo alla fine, quando non ti aspetti più alcuna svolta,
arriva ! Il messaggio di speranza è forte e diretto. Ti riguarda personalmente.
Ti parla di un Dio Padre che è sempre avanti a te di qualche passo, ti
anticipa, ti conosce e ti sorprende sempre. Allora capisci perché quella storia
ti parla di speranza: perché ti fa venir voglia di affidarti a Lui, sempre,
anche quando non ti aspetti più niente e credi che nulla ti potrà sollevare
dalle tue umane preoccupazioni. Invece questo accade !
Siamo in buone mani.
Laura
Siamo in buone mani.
Laura
Caro Filippo, ti ringrazio per avermi dato la possibilità di
conoscere questo libro e di poter fare alcune riflessioni importanti. La
lettura, seppur molto agevole, si presta a diversi livelli interpretativi . Innanzitutto
il plot narrativo è un ottimo contenitore per esporre le linee di tensione
verso il nuovo mondo ( l’America, impropriamente chiamata invece di Stati
Uniti), in cui si sono riversate le speranze di milioni di persone ............... La pazienza di Giobbe, in Mendel, viene preservata
solo dalla follia: infatti se avesse avuto ancora un po’ di senno, egli si
sarebbe certamente tolto la vita. Ma Dio ha tollerato anche la sua apostasia,
folle e al tempo stesso lucidissima, fatta di meditazioni tutt’altro che
scontate. Il finale del libro è degno di un vero thriller............. In definitiva il
finale rientra in pieno nella cultura ebraica, un popolo che vive in attesa di
un messia tutto terreno, che restituisca loro quella regalità di popolo perduta
con l’avvento di Cristo.......segue
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Roth J.
lunedì 31 marzo 2014
Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita di Benedetta Tobagi
............. E allora l'autrice sceglie di
farci familiarizzare con la vita di quelle vittime lontane, quasi tutti insegnanti, di svelarci i loro
pensieri, il loro impegno sociale, i loro progetti collettivi e, insieme, il
senso di un tempo in cui tutto questo aveva un valore che non ha più avuto in
seguito.Ma va anche ben oltre. Non cerca solo l'umana pietà per le
vittime, il suo è lo sguardo di una storica per la quale indagare e conoscere,
conservare la memoria e le ragioni del tempo passato costituiscono le
uniche chiavi di accesso ad un presente che rischia altrimenti di diventare
indecifrabile........ SEGUE
di Maria Teresa Rosini
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Una stella incoronata di buio
domenica 23 marzo 2014
mercoledì 19 marzo 2014
UN PAESE E UNA DONNA: CIVITANOVA MARCHE DI SIBILLA ALERAMO
Civitanova
Marche, ridente e movimentata cittadina sull’Adriatico, attivo porto e meta
turistica, ha riempito diverse pagine di uno dei più importanti romanzi
femministi del secolo scorso: “Una donna” di Sibilla Aleramo, pubblicato nel
1906.
Rina Faccio all’anagrafe si trasferì con la sua
famiglia a Civitanova Marche nel luglio del 1886, quando aveva dodici anni...... SEGUEdi Elvira Apone
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giovedì 13 marzo 2014
LACAN E I FILOSOFI. Due giornate tra filosofia e psicoanalisi
L' ISTITUTO IRPA sede di Grottammare
organizza due incontri tra filosofia e psicoanalisi
dal titolo: LACAN E I FILOSOFI.
organizza due incontri tra filosofia e psicoanalisi
dal titolo: LACAN E I FILOSOFI.
I incontro: SABATO 29 MARZO
LACAN E LA DIFFERENZA TRA HEGEL E HEIDEGGER
II incontro: SABATO 3 MAGGIO
II incontro: SABATO 3 MAGGIO
LACAN E L'IMMANENZA. TRA SARTRE E DELEUZE
Gli incontri si terranno presso il Teatro dell'Arancio, p.zza Peretti
Vecchio Incasato (Paese Alto) Grottammare
Gli incontri si terranno presso il Teatro dell'Arancio, p.zza Peretti
Vecchio Incasato (Paese Alto) Grottammare
dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.30 alle ore
17.00.
INGRESSO LIBERO. ............. SEGUEsabato 8 marzo 2014
L' ultima lezione di Enzo Biagi di ANNA ROSA MACRI'
......... Una volta ho detto ad una
platea di ragazze che avevano in mente di fare da grandi le giornaliste che per
farlo decentemente avrebbero dovuto accettare di essere orfane, vedove e figlie
di puttana. Hanno sbarrato gli occhi. Ammazzare il padre, se necessario: uscire
di casa, abbandonare le certezze, liberarsi dalle dipendenze, ricreare il mondo
daccapo. E poi nessun paracadute, nessuna protezione mafiosa o occulta, niente
padrini. E nessuna dipendenza diversa: solo chi ci legge o ci guarda è il
nostro padrone......... SEGUE
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